Capo San Marco è un promontorio posto nella parte meridionale della penisola del Sinis e che chiude il golfo di Oristano a nord. Si raggiunge in soli 40 minuti di navigazione e fa parte dell’A.M.P. (Area marina protetta della “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre”). E’ formato da una scogliera a picco ove è situato il faro di Capo San Marco. Dista circa 4 miglia dal porticciolo di Oristano .
Nella parte del promontorio rivolta a sud-est, riparata dal maestrale, troviamo delle bellissime cale dove è possibile ormeggiare in campi boe ( installati dall’A.M.P. per evitare i danni causati dalle ancore alla prateria di Posidonia .
E’ luogo di antichi insediamenti. Il più noto è Tharros, città fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. nei pressi di un preesistente villaggio nuragico dell’età del bronzo. Successivamente, sotto la dominazione cartaginese, la città venne fortificata e ampliata e conobbe un periodo di prosperità economica per l’intensificarsi dei rapporti commerciali con la Spagna e l’Africa.
Mal di Ventre, chiamata in sardo Malu Entu, è un’isola posta davanti alla costa della penisola del Sinis, distante circa 14 miglia marine dal porticciolo turistico di Oristano e 5 miglia dalla costa più vicina, la marina di Putzu Idu.
Fa parte dell’A.M.P., ha una superficie di circa 1 kmq, ha un aspetto pianeggiante ed è ricoperta da una bassa macchia mediterranea modellata dal vento di maestrale. Nei periodi della fioritura il cisto, il lentisco e il rosmarino emanano intensi profumi.
La sua costa orientale è per lo più sabbiosa, con alcune piccole calette che facilitano l’approdo. I fondali del mare intorno all’isola sono generalmente rocciosi e ricchi di fauna e flora e per questo molto apprezzati da coloro che praticano lo snorkelin e l’immersione subacquea.
Per il suo aspetto selvaggio, la bellezza delle sue calette e la trasparenza delle sue acque durante la stagione estiva è frequentata dai turisti.
Pur essendo disabitata, grazie a una pozza di acqua sorgiva permette la sopravvivenza di alcune specie di piccoli mammiferi, rettili e di volatili.
Sono presenti campi boe installato dall’A.M.P.
L’Oasi di “Seu” rappresenta un’area estesa poco meno di 100 ettari, ma caratterizzata da un elevato pregio naturalistico.
Qui è possibile trovare spiagge di quarzo e sentieri immersi nella macchia mediterranea, falesie, scogli e isolotti. E ancora: resti nuragici, una torre spagnola, ma anche volpi, pernici, conigli e tartarughe .
A sud ovest del Parco di Seu si scorge semisommerso il frammento di un relitto, la cui poppa emerge a circa 100 metri dalla riva.
Anche qui sono presenti dei campi boa posizionati dall’A.M.P.
Spiagge di quarzo dell’Area Marina Protetta
Quando si vedono per la prima volta si rimane stupiti e meravigliati per la loro bellezza e particolarità. . Sono spiagge di chicchi di quarzo bianchi, verde e giallo chiaro, rosa, alcuni sono neri.
Le spiagge si sono formate nel corso dei secoli dall’erosione dell’isola di Maldiventre o Malu Entu.
Le correnti marine trasportano a riva i chicchi di quarzo che si sgretolano dall’isola e formano così chilometri di spiagge bianche e stupende, queste sono:
Is Arutas,Posta nella parte costiera centrale dell’A.M.P., varie centinaia di metri di mare turchese e granelli tondeggianti di quarzo finissimo, simile a chicchi di riso, declinato in una suggestiva escalation di colori, dal verde al bianco, passando per il delicatissimo rosa.I s Arutas è uno dei gioielli dell’A.M.P Con i suoi granelli di quarzo e l’acqua limpida, Is Arutas è una delle spiagge più belle al mondo.
Mari Ermi, Una perla incastonata tra l’incantevole Is Arutas e Porto Suedda, una striscia di terra dove affiorano rocce multiformi. La spiaggia si estende per due chilometri e mezzo lungo la costa dell’A.M.P.,
Maimoni Situata a sud , adiacente alla più conosciuta Is Arutas ne riporta le caratteristiche. Ampio e lungo arenile di sabbia bianca impreziosito dalla presenza di bellissimi sassolini di quarzo tondeggianti e variopinti fra cui predominano il rosa e il bianco che danno il tocco di originalità a questa spiaggia. Alle spalle del litorale si sviluppa una caratteristica macchia mediterranea a cespugli. Il mare con le sue bellissime tonalità di azzurro e turchese è limpido e cristallino. Il fondale, sabbioso, è dolcemente degradante.
LOCALITA’ RAGGIUNGIBILI DAL PORTICCIOLO DI ORISTANO
Bosa
Si raggiunge in poche ore navigando per ca 30 miglia direzione nord. Dopo ca 22 miglia ci si può fermare per ammirare la cascata del Rio Salighes, (Ottobre/maggio) che si getta direttamente in mare a capo nieddu con un salto di 40 metri. Proseguendo il viaggio verso bosa, dopo appena 4 miglia, ci si può immergere nell’arcipelago di Corona Niedda, un insieme di isolotti di pietra basaltica considerato dagli esperti un’oasi ecologica tra le più rare della Sardegna denominata la “ Galapagos sarda”.
Bosa è una graziosa cittadina ricca di storia e tradizioni situata nella costa occidentale del centro-nord della Sardegna. È attraversata dal fiume Temo, l’unico navigabile della Sardegna. La cittadina è dotata di un attrezzato porticciolo turistico fluviale con i tutti i servizi per il diporto.
Da non perdere la Riserva naturale orientata di Badde Aggiosu, Marrargiu e Monte Mannu e il Parco Biomarino di Capo Marrargiu dove è possibile, osservare, anche dal mare, la colonia naturale dei Grifoni, rapace che raggiunge i 280 cm di apertura alare. Si tratta dell’unica popolazione autoctona italiana e del bacino occidentale del Mediterraneo.
Alghero è una bellissima città situata nella parte nord-occidentale della Sardegna, all’interno dell’omonima rada racchiusa a nord-ovest da Capo Caccia, Punta Giglio e Monte Doglia. Dista 50 miglia marine da Oristano.
Il suo territorio è molto vario, vi troviamo spiagge con sabbia fine, scogliere con sassi piatti e imponenti falesie, una vegetazione che va dalla macchia mediterranea alla pineta, una fauna ricca e varia. La città è una importante realtà storica e linguistica in cui si parla il Catalano eredità della dominazione catalana del XIV secolo. Nella città e presente una buona infrastruttura turistico-portuale che offre tutti i servizi utili ai naviganti. Famosa per la lavorazione del corallo che in tempi passati abbondava nei suoi fondali da cui il nome “Riviera del Corallo”.
La zona di Capo Caccia, l’Isola Piana e il golfo di Porto Conte formano un sito di interesse naturalistico, in cui è stata costituita l’Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana. La particolare conformazione geologica di origine carsica, rende la zona ricchissima di grotte ed anfratti, in parte inesplorati. Famosissime le Grotte di Nettuno, accessibili sia dal mare sia da terra tramite la famosa Escala del Cabirol (scala del capriolo) formata da 656 gradini.
Sul versante orientale di Capo Caccia si aprono a strapiombo sul mare la Grotta dei Ricami e la Grotta Verde, raggiungibili solo via mare.
Il golfo di Porto Conte è contornato di calette dalle acque trasparenti talvolta profonde talvolta con fondali sabbiosi che costituiscono ottimi ripari e punti di ancoraggio.
Carloforte
E’ raggiungibile da Oristano navigando per 48 miglia verso sud costeggiando una costa selvaggia e incontaminata impreziosita, a tratti, da imponenti dune sabbiose (Torre dei Corsari, Piscinas ecc.), lunghissime spiagge e grandi falesie. Dopo aver scapolato Capo Frasca che chiude a sud il Golfo di Oristano, si naviga alla volta di Capo Pecora. proseguendo verso l’isola di San Pietro ,arriviamo a Carloforte, nel tratto, si possono ammirare il faraglione di Pan di Zucchero, il più alto d’Europa con i suoi 133 metri, e le falesie di Porto Flavia, antico centro minerario.
La città è dotata di un porto dove fanno scalo i traghetti che collegano l’isola con Portoscuso e Calasetta. Il porto possiede anche ottime infrastrutture per il diporto ed è dotato dei servizi necessari ai naviganti.
Partendo da Carloforte si può navigare intorno all’isola che è costellata di bellissime spiagge, calette e ridossi. Percorrendola in senso orario incontriamo spiaggia Guidi, la Bobba, punta delle Colonne, la spiaggia Geniò, il Golfo della Mezzaluna, lo Spalmatore , Capo Sandalo, Cala Fico, Cala Vinagra, la Punta delle Oche, la Punta della Tonnara e l’isola Piana.
Tra Capo Sandalo e Cala Vinagra è possibile osservare le splendide evoluzioni del Falco della Regina. Questa colonia è una delle più importanti del mediterraneo occidentale.
Nel momento della migrazione dei tonni, maggio-giugno, vengono postate le tonnare di Carloforte e Capo Altano. In quel periodo si svolge una importante manifestazione di più giorni, denominata Girotonno, grande kermesse di cultura, arte, musica ed eno-gastronomia.